UTERES

 

Und Joseph nahm den Leib, und wickelte ihn in ein rein Leinwand. Und legte ihn in sein eigen neu Grab-welches er hatte lassen in einen Fels hauen; und wälzete einen grossen Stein vor die Tür des Grabes, und ging davon.

(Matthäus-Passion, J.S. Bach 1727)


In UTERES non esiste la concezione prospettica dogmatica a favore della rappresentazione spaziale. Io cerco la rivelazione della parvenza di un luogo sacro, di una regione apparentemente nuova, del visibile dell’invisibile, permettendo allo spettatore di penetrare oltre, favorendo l’irrompere del soprannaturale nell’esperienza del singolo. Trasformare in apparenza la realtà oggettiva, riducendo il trascendente a un contenuto della coscienza umana significa porre lo sviluppo e l’affinamento psichico e spirituale come mezzo per giungere alla conoscenza diretta del mondo soprasensibile.

UTERES vuole essere un viaggio esperienziale dall’oscuro all’ignoto 




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Ut-1. tela di cotone, cenere, colla organica, mallo di noci scuro, carbone vegetale, gommalacca, catrame, vernice nitroalcoolica, bianco titanio, bianco di Verona, primal acrilico, cera d’api, paraffina, gesso, gomma arabica, acqua. 72 x 184 cm. 2024 

Ut-2. tela di cotone, cenere, colla organica, mallo di noci scuro, gommalacca, catrame, vernice nitroalcoolica, calce spenta, bianco titanio, primal acrilico, gessetto, carta velina, metylan, acqua. 50 x 150 cm. 2024 

Ut-3. tela di cotone, cenere, colla organica, mallo di noci scuro, carbone vegetale, gommalacca, catrame, vernice nitroalcoolica, bianco titanio, primal acrilico, cera d’api, paraffina, gessetto, gomma arabica, acqua. 100 x 260 cm. 2024 

Ut-4. tela di cotone, cenere, colla organica, mallo di noci scuro, carbone vegetale, gommalacca, catrame, vernice nitroalcoolica, bianco titanio, bianco di Verona, primal acrilico, gesso, gessetto, gomma arabica, acrilico, spago, vino, acqua. 72 x 184 cm. 2023 

Ut-5. tela di cotone, cenere, colla organica, mallo di noci scuro, carbone vegetale, gommalacca, catrame, vernice nitroalcoolica, bianco titanio, bianco di Verona, primal acrilico, gessetto, gomma arabica, vino, acqua. 80 x 200 cm. 2024 

Ut-6. tela di cotone, cenere, colla organica, mallo di noci scuro, carbone vegetale, gommalacca, catrame, vernice nitroalcoolica, bianco titanio, bianco di Verona, primal acrilico, cera d’api, paraffina, gesso, gessetto, gomma arabica, vino, acqua. 100 x 260 cm. 2024 

Ut-7. tela di cotone, cenere, colla organica, mallo di noci scuro, carbone vegetale, gommalacca, catrame, vernice nitroalcoolica, bianco titanio, bianco di Verona, primal acrilico, cera d’api, paraffina, gesso, gessetto, gomma arabica, acqua. 80 x 200 cm. 50x140 cm. 2024 

Ut-8. tela di cotone, cenere, colla organica, mallo di noci scuro, carbone vegetale, gommalacca, catrame, vernice nitroalcoolica, calce spenta, bianco titanio, bianco di Verona, primal acrilico, cera d’api, paraffina, pece greca, trementina, gesso, gessetto, gomma arabica, carta velina, metylan, vino, acqua. 100 x 260 cm. 2024 

Ut-9. tela di cotone, cenere, colla organica, mallo di noci scuro, gommalacca, catrame, vernice nitroalcoolica, bianco titanio, primal acrilico, acrilico, gesso, gessetto, gomma arabica, vino, acqua. 80 x 260 cm. 2024 

Ut-10. tela di cotone, cenere, colla organica, carbone vegetale, gommalacca, catrame, bianco titanio, bianco di Verona, primal acrilico, gessetto, filo in lana, carta velina, metylan, vino, acqua. 100 x 216 cm. 2023 

Ut-11. tela di cotone, cenere, colla organica, carbone vegetale, gommalacca, catrame, bianco titanio, primal acrilico, gessetto, carta velina, metylan, vino, acqua. 100 x 280 cm. 2024









UTERE artistic exploration project 2024






UTERE è il risultato di un lavoro partito nel 2023. Attraverso la realizzazione delle opere pittoriche, gradualmente ha preso forma il progetto espositivo, che raccoglie una somma di elementi essenziali per allestire uno spazio artistico che fonde istallazioni, video e performance. Attraverso l’occupazione spaziale figurata e reale, l’atto artistico diviene una riflessione e ricerca dello spirituale, e di tutte le sue implicazioni e connessioni con il mondo oggettivo.

La ricerca artistica e la produzione delle opere UTERES, vogliono definire lo spazio pittorico come luogo del vuoto, dell’assenza, come luogo della costante ricerca di qualcosa che è trascendente e che sembra essere qualcosa che fin dal principio ci sembra appartenere. 

La ricerca attraverso la negazione dei principi rappresentativi e prospettici e di qualsiasi tentazione empirica della rappresentazione spaziale, vuole generare nell’osservatore la percezione e la parvenza di uno spazio non tanto tridimensionale ma trascendente. 

I primi studi grafici e pittorici risalgono agli anni duemila e partivano dallo sviluppo dei temi legati agli Heiligen Gräber, il luogo della deposizione del corpo del Cristo morto. Il tema del corpo, della “soma” per i greci, della fisicità risulta essere il principio della negazione e dell’assenza della corporalità evocando lo spazio come assenza della figurazione.

Le tele vogliono essere il luogo dell’effimero, rappresentare il “momento seguente…”, il ritardo nell’accadimento delle cose, la perdita dell’azione generativa.



UTERES artistic exploration project 2024

a cura de / a cura di: Claus Soraperra/Ernesto L. Francalanci

© 2024 Istitut Cultural Ladin “majon di fascegn”, Sèn Jan

Tesć / Testi: Sabrina Rasom/Ernesto L. Francalanci/Claus Soraperra

Documentazion fotografica / Documentazione fotografica: Lorenzo Dezulian/Claus Soraperra

Progetto grafico / proget grafich: Giuditta Soraperra 

Publistampa S.r.l.,Pergine Valsugana (TN

Traduzions / Traduzioni: Paula Griffiths/Claus Soraperra

ISBN 979-12-81061-07-1


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Glue Urban BAW Bolzano Art Week

Nel contesto delle Bolzano Art Weeks, il progetto GLUE – Itinerant |Urban | Culture offre un’opportunità unica per riflettere sulla relazione sempre più complessa tra uomo e natura, evidenziando come l’ambiente naturale non sia solo un contesto geografico ma anche una parte integrante dell’identità culturale delle comunità che lo abitano.
GLUE è l’esito di una Call for Artists che ha sfidato i partecipanti a esplorare, attraverso l’arte visiva, l’evoluzione della crisi climatica e il suo impatto sulla nostra quotidianità. Gli artisti sono stati invitati a considerare i possibili scenari futuri di adattamento umano in un mondo segnato da eventi estremi sempre più frequenti e da un’infrastruttura urbana in continua espansione.
I risultati della call sono stati tradotti in 10 manifesti artistici affissi in diverse location urbane di Bolzano, rendendo l’arte non solo accessibile ma anche parte di un dialogo quotidiano con la comunità. L’obiettivo è quello di stimolare nuove riflessioni su come possiamo riconnetterci al mondo naturale e trovare modalità innovative per convivere con gli effetti del cambiamento climatico.
Il 28 settembre 2024, presso Pippo food.chill.stage, si è tenuto l’evento di presentazione del progetto GLUE, durante il quale sono stati esposti i manifesti dal vivo e ascoltare gli artisti raccontare il processo creativo che li ha portati a interpretare questi temi cruciali. 
La giuria (Patrizia Bertolini, Nazario Zambaldi e Mauro Sperandio) ha condiviso la propria esperienza e il criterio di selezione delle opere.
GLUE non è solo un evento artistico, ma un invito a guardare al futuro con occhi nuovi, a riconoscere l’arte come strumento di connessione tra la nostra esperienza umana e il mondo naturale. Vi invitiamo a unirvi a noi per questo dialogo aperto e coinvolgente.
L’iniziativa è stata promossa da Arci Bolzano – Bozen, con il sostegno della Ripartizione Cultura Italiana della Provincia autonoma di Bolzano, dell’Ufficio Cultura del Comune di Bolzano e della Fondazione Cassa di Risparmio – Stiftung Sparkasse.





Look closer/Guardare vicino/Cialer davejin,  nasce dalla manipolazione digitale dell’opera Identità-Montagna-Agricoltura-Turismo di Claus Soraperra, dove un contadino sembra vivere la propria condizione in un corpo sezionato in più parti. Accanto alla figura compare la parola “autoscopia” fenomeno psicologico per il quale un individuo ha visione del proprio corpo da una posizione esterna a quest'ultimo. Il contadino è munito di una falce che rappresenta la mietitura nel passato e la cura della terra, ma inevitabilmente diviene presagio e metafora di morte. Il volto è coperto da una maschera anti gas, che evoca la perdita di equilibrio tra la Natura, nella sua purezza e l’uomo, ormai alle prese con gli ambienti di coltivazione contaminati sempre più da pesticidi, inquinamento e sfruttamento intensivo. La parte inferiore della figura rappresenta una radiografia, il ricordo di uno scheletro diviene metafora del bisogno di guardarsi ed indagarsi dentro. 
La frase Look closer invita l’osservatore a fermarsi ed osservare la propria condizione intorno a se, nella propria quotidianità, nel proprio orizzonte sociale, nelle proprie possibilità, per poter assumere atteggiamenti individuali che rispettino l’equilibrio tra Uomo e Natura.


https://arci.bz.it/glue-urban-itinerant-culture-baw



  


FESTIVAL POESIA ALPINA 2023

 



https://www.youtube.com/watch?v=tmSwGrqRzC8&list=PLEqTHuFYymkzCOnPiFMGQXPuLGkNX-lVp&index=20&t=1493s


Il 12 e 13 maggio 2023 si è svolto a Bressanone/Brixen il Festival della poesia ladina: una iniziativa interregionale e plurilinguistica, che ha coinvolto poeti e poete del Sudtirolo, del Veneto, del Friuli e della Svizzera dei Grigioni. Erano presenti anche le traduttrici in tedesco delle poesie, raccolte in una bella antologia trilingue (lingue originali, italiano e tedesco), voluminosa (cinque poeti per ognuno dei tre gruppi linguistici: ladino dolomitico, friulano e romancio) ma di agevole lettura. 

Una iniziativa importante, per diversi motivi, e tra questi il fatto che diversi Enti hanno collaborato per organizzare uno spazio di incontro e momenti di intensa comunicazione e convivialità tramite la poesia in un periodo divisivo e problematico come l’attuale. E va specificato che tutti i testi erano inediti, rendendo il Festival non una riproposizione di quanto già scritto, ma un punto fermo nel presente, da dove  aprire futuri percorsi. Ulteriori approfondimenti sono emersi dalle tavole rotonde in merito alla intersezione tra le lingue e alla traduzione della poesia, alle sfide poste dai dialetti con le loro varianti locali, espressioni idiomatiche e particolarità semantiche e sonore.



Euregio Jugendfestival MUSEUM LADIN 2023

Sofia Stuflesser, Claus Soraperra, Ruth Videsott, Nadia Rungger e Nadia Moling


Il Festival della gioventù dell'Euregio offre la possibilità a 36 studenti di età compresa tra i 16 e i 19 anni di partecipare a workshop interattivi e un programma variegato ricevendo tanti input preziosi da parte di esperti, amministratori e artisti. Una bella occasione per conoscere meglio l'Euregio e fare tante nuove amicizie transfrontaliere.


La dodicesima edizione del Festival della Gioventù dell'Euregio si è svolta in Val Badia dal 4 al 7 ottobre 2023. I temi principali di questa edizione sono stati il multilinguismo, la cultura e il turismo.Tra le iniziative presso il Museum Ladin, un dibattito con Sofia Stuflesser, Claus Soraperra, Ruth Videsott, con la moderazione di Nadia Rungger e Nadia Moling.


Incontrare gli organizzatori di grandi eventi sportivi, parlare con Arno Kompatscher, Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige e immergersi nella cultura ladina: il Festival della Gioventù dell'Euregio 2023 ha offerto tutto questo e molti altri momenti da ricordare.


Blitzausstellung Museo Ladino Sen Jan di Fassa 2022



Sabato 10 dicembre Museo Ladino di Fassa. Incontro con i coscritti del 2004. Esposizione di parte del ciclo Ladinoentropia e Mater Tirolensis. Breve intervento sull'identità e sull'essere giovani in una società che ha forti radici identitarie e ricche tradizioni e che inevitabilmente deve fare i conti con la globalizzazione ed il consumismo. Viva i conscric!!!












Liceo Artistico "Giuseppe Soraperra" Ottantesimo + 1 - 1941/2022

 

Il convegno per l'Ottantesimo + 1 della Scuola d'Arte di Fassa è stata l'occasione di rincontrare i buoni amici e conoscere nuove esperienze.

Kuno Prey, Aron Demetz e il prof. Ernesto L. Francalanci


Ernesto L. Francalanci, Kuno Prey, Federico Corradini, Barbara Fanton,
Stefano Weiss, Flaminia Giorda, Anna Maria Addabbo, Aron Demetz
e il Presidente dell'Essia Carlo Carli



Con gli Amici dell'Essia a Pontives in val Gardena nello studio di Aron Demetz